Il Comune di Taormina si
estende sulla costa orientale della Sicilia dal mare fino
alla quota di 263 m del Monte Tauro e di 397 m di
Castelmola, su uno sperone di rocce calcaree di origine
mesozoica.
Sulla base dei dati climatici, il territorio può essere
incluso nella fascia bio-climatica termomediterranea
inferiore caratteristica di tutta la zona costiera della
Sicilia (ad eccezione del tratto nord-orientale compreso
tra Cefalù e Messina) con ombroclima subumido superiore,
limitato alla zona costiera ionica presso Riposto e
presso Messina.
La vegetazione spontanea del territorio è rappresentata
da associazioni di macchia dellOleo-Ceratonion,
quali lOleo-Euphorbietum dendroidis.
Il giardino della Falconara si estende su una parete
scoscesa sul mare a circa 2 Km dal bivio di Mazzarò.
Esso è delimitato da una cancellata artistica in ferro
con cancelli inseriti in cornici di pietra lavorata ad
intaglio.
Scale e sentieri collegano i
diversi livelli e conducono lungo un percorso quasi
prestabilito alla scoperta di angoli nascosti, di rovine e ipogei, di un tempietto semicircolare, di
suggestive terrazze affacciate
sul mare.
La vegetazione contribuisce in maniera notevole a
conferire al giardino un aspetto naturale, secondo i
canoni dello stile paesistico e nello stesso tempo ne
sottolinea lessenza mediterranea. Come nel Parco
Colonna, specie indigene ed esotiche coesistono e formano
un insieme unico di grande effetto.
La componente mediterranea è rappresentata da specie
arboree, come Laurus nobilis, Nerium oleander,
Cupressus sempervirens, Pinus halepensis, Chamaerops
humilis e un imponente esemplare di Ceratonia
siliqua. Tra le arbustive alcune sono tipiche della
macchia e crescono soprattutto sulle zone più scoscese,
dove la vegetazione naturale prende il sopravvento, qui
si ritrovano Euphorbia dendroides, Pistacia lentiscus e
P. terebinthus, Acanthus mollis, Rhamnus alaternus.
Sulle roccie sporgenti e tra le pietre si puo osservare
una flora tipicamente rupicola con Capparis spinosa,
Antirrhinum siculum e A.
majus, Umbilicus rupestris, Galium aparine,
Polipodium vulgare e alcune erbacee tipiche delle
aree incolte, come Convolvulus althaeoides e
Centaurium erythraea.
Tra le specie introdotte a scopo orticolo sono Olea
europaea, alcuni agrumi (Citrus aurantium e C.
limon), Eryobotrya japonica, Prunus amygdalus e
P. armeniaca, Punica granatum.
Le specie esotiche sono quelle solitamente coltivate nei
giardini mediterranei ma alcune si distinguono per le
dimensioni o per le fioriture. Le più significative sono
Jacaranda mimosaefolia, Grevillea robusta, Eucalyptus
camaldulensis e E. globulus, Phoenix canariensis e
P. dactylifera, Washingtonia filifera, Schinus molle,
Sterculia diversifolia, Dracaena draco, Tilia x
orbicularis, Cycas circinnalis.
Singolare è la presenza di Aberia
caffra, un alberello dai frutti eduli proveniente
dal Sud Africa e il boschetto a Phyllostachys
bambusoides che fa da quinta alla piscina.
Numerose sono le specie arbustive ed erbacee con vistose
fioriture, come Hibiscus rosa-sinensis, Lantana
camara, Montanoa bipinnatifida, Canna x generalis,
Mirabilis jalapa, quasi infestante, diversi Pelargonium
e Spiraea, Antholiza aethiopica.
Completano la flora diverse specie rampicanti o
ricadenti, Bougainvillea glabra, vari Asparagus,
Antigonon leptopus anche nella var. albus,
Drosanthemum hispidum, Jasminum mesnyi, J. azoricum e
J. officinale, Macfadyenia unguis-catii,
Parthenocissus tricuspidata e Wistaria sinensis.
Il gierdino della Falconara, rimasto sempre di proprietà
privata, ha potuto mantenere nel tempo loriginaria
struttura di tipo paesistico accompagnata da lembi di
vegetazione naturale La sua realizzazione testimonia il
profondo legame del proprietario con il giardino, inteso
come luogo dove trovare un momento di contatto con la
natura, di tranquillità e di riflessione, esigenza
pienamente espressa nella targa marmorea voluta da Alec
Nelson Hood in cui si legge The
garden that I love
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